Attività fisica e status antiossidante nel giovane atleta

L’esercizio fisico può incrementare la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), le quali a loro volta potrebbero peggiorare l’integrità cellulare e l’attività contrattile del muscolo. Tuttavia poco è conosciuto circa l’effetto del regolare esercizio fisico sullo status antiossidante degli atleti in età adolescenziale. La proposta di questo studio era quella di valutare l’impatto dell’esercizio fisico sullo status antiossidante e sulle modificazioni proteiche negli atleti adolescenti. Per questo sono stati arruolati 90 atleti e 18 controlli dell’età media di 16 anni, la cui spesa energetica durante l’esercizio fisico era calcolata attraverso un protocollo di 7 giorni di attività. Venivano analizzati l’apporto di antiossidanti e la concentrazione plasmatica di a – tocoferolo, carotenoidi e acido urico. L’attività antiossidante plasmatica era determinata tramite il Trolox equivalente (TE) e la risonanza di spin dell’elettrone. Le modificazioni proteiche invece, erano verificate studiando i cambiamenti nella struttura della transtiretina. I risultati evidenziavano che l’apporto di antiossidanti era all’interano dei livelli giornalieri di assunzione raccomandata (RDA) e correlava con l’assunzione di energia per la vitamina C, la vitamina E (a – tocoferolo) ed il b- carotene. Tra i due gruppi non vi erano differenze sui livelli plasmatici di antiossidanti ed acido urico. La capacità antiossidante verificata attraverso il Trolox equivalente era più alta negli atleti rispetto ai controlli ed incrementava proporzionalmente alla spesa energetica. Le modificazioni della transtiretina (cisteinilazione) risultavano maggiori nei soggetti che eseguivano un’attività di tipo moderato. Questi risultati suggeriscono che se le scelte nutrizionali degli atleti sono ben bilanciate, l’apporto di antiossidanti risulta essere sufficiente a coprire i fabbisogni. Inoltre, il regolare esercizio fisico incrementa le difese antiossidanti dell’organismo. In particolare nei giovani atleti con sufficiente apporto dietetico di antiossidanti, gli effetti positivi dell’esercizio fisico sullo status antiossidante e sullo stress ossidativi possono essere anticipati. Questo studio ci permette di riflettere sulla reale necessità di integrare con antiossidanti la dieta di chi svolge attività fisica. In generale, andrebbe sottolineato come soprattutto nei più giovani, l’attività dei professionisti nel campo dell’alimentazione dovrebbe essere quella di educare a corrette scelte alimentari che permettano a questi ragazzi di avere un adeguato apporto di macro e micronutrienti. L’attività fisica quando effettuata in modo razionale con una sapiente combinazione di carichi e recuperi, rappresenta in associazione ad una dieta corretta, il più potente antiossidante. Da qui l’importanza del lavoro multidisciplinare che dovrebbe coinvolgere medici dello sport, esperti di alimentazione e preparatori atletici. L’eventualità di utilizzare un integratore di antiossidanti dovrebbe essere valutata individualmente e sulla scorta di dati oggettivi abbandonando invece l’improvvisazione. Reference Carlsohn, Anja Rohn, Sascha Mayer, Frank Schweigert, Florian j, Medicine & Science in Sports & Exercise. 42(6):1131-1139, June 2010.